Close

Coaching e counselling

Cos'è il coaching?

L’International Coach Federation (ICF) definisce il COACHING come: una partnership con i clienti (persone, lavoratori, aziende, organizzazioni) che attraverso un processo creativo e stimolante  ispira i soggetti coinvolti a massimizzare il loro potenziale personale e professionale.

A chi può essere utile?

A tutti coloro che intendono cambiare e migliorare la qualità della propria vita e che necessitano di metodi e strumenti per affrontare un cambiamento nell’ambito professionale e/o personale.

Il Career Coaching è utile per coloro che sono alla ricerca del primo lavoro o di una nuova attività; per coloro che vogliano avanzare di ruolo o semplicemente svolgere con maggiore serenità la propria professione, o più semplicemente essere in grado di prendere decisioni in maniera più consapevole.

A volte invece il cambiamento che ricerchiamo investe la nostra sfera più personale; parliamo allora in questo caso di Life Coaching, una specializzazione che ci consente di lavorare sulla nostra vita, sul nostro modo di approcciare gli eventi, le relazioni, lo stress, il tempo, l’immagine che abbiamo di noi stessi.

Come si lavora?
Focalizzandoti su di te!

Lavorare con un Coach vuol dire instaurare una relazione protetta e basata sulla fiducia, entro la quale il coach si pone in una modalità di ascolto profondo della persona. Il coach fornisce una struttura, uno spazio protetto entro cui lavorare sui propri obiettivi di vita e lavorativi, raggiungendoli più rapidamente attraverso l’uso di vari strumenti.

 

Il Coach non è uno psicologo. Il Coach non lavora su problemi passati o patologie, ma sugli obiettivi motivanti e sfidanti che la persona intende raggiungere. Il Coach non dà consigli e soluzioni, ma supporta la persona nell’individuare e sperimentare le proprie soluzioni.

 

La relazione con un Coach, come tutte le altre, presuppone ovviamente reciprocità, volontarietà e impegno affinché le azioni pianificate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si concretizzino. Senza questi presupposti rivolgersi a un coach non può arrecare alcun beneficio e cambiamento.

Riservatezza

Il Coaching è una pratica che si fonda sul principio della riservatezza.

Le informazioni scambiate sono e restano all’interno della relazione di Coaching, sono usate come stimolo o fonti di consapevolezza tra il Coach e la persona, al solo scopo di facilitare il raggiungimento degli obiettivi.

Bilancio di competenze e counseling organizzativo

Il bilancio di competenze è un percorso individuale di autovalutazione durante il quale un esperto guida e stimola la persona, attraverso attività semi-strutturate, nella esplorazione e nella ricostruzione delle competenze sviluppate e maturate nell’arco della propria esperienza.

Il principale obiettivo è costruire a favore della persona stessa una mappa contestualizzata delle competenze già possedute e potenziali; dei vincoli e delle risorse spendibili nel quadro professionale individuato.

 

Il bilancio di competenze nasce come un processo inserito nel percorso di orientamento, per supportare persone in fase di transizione lavorativa nell’analisi delle proprie competenze e delle proprie motivazioni, nella definizione di un progetto professionale e del piano d’azione per attuarlo.

 

È uno strumento utile anche nei contesti aziendali, quando si individua la necessità di favorire l’aumento di consapevolezza delle competenze di alcuni lavoratori per poter essere maggiormente efficaci nello svolgimento della propria attività professionale. In particolare può essere funzionale quando emergono criticità legate alla percezione ed alla gestione del ruolo, o per favorire la partecipazione in prima persona al processo di sviluppo della propria carriera da parte del lavoratore.

 

Svolgere un percorso di bilancio di competenze può quindi essere utile: in contesti orientativi, per individuare percorsi di re-inserimento professionale congruenti al proprio profilo e sostenibili; in contesti aziendali, per individuare e promuovere percorsi di sviluppo di carriera, di sostegno al ruolo; di cambiamento del ruolo; di progettualità individuale.

 

Indicativamente un bilancio di competenze si sviluppa attraverso una serie di 6-8 incontri individuali tra consulente di bilancio e persona, cadenzati nell’arco di un periodo che va circa dai quattro ai sei mesi.

ll counseling organizzativo è l’intervento del consulente chiamato dall’imprenditore per risolvere alcuni problemi all’interno dell’ azienda. Nello specifico si rivolge alla gestione dei ruoli e delle responsabilità connesse e, quindi, al come si articolano le relazioni nei contesti produttivi e di lavoro in generale.

 

ll counseling si rivolge a chi vuole cambiare qualche cosa nella propria impresa ma per qualche motivo non ci riesce da solo. Ogni organizzazione ha, infatti, già una sua storia che può rendere la vita più o meno facile alle persone che la vivono quotidianamente.

 

Fare counseling all’organizzazione vuol dire entrare in contatto con questa storia ed accompagnarne il cambiamento ad opera dei suoi stessi protagonisti. Il principio che guida questo tipo di azione è il rispetto per i soggetti coinvolti che devono essere coautori del nuovo “corso” insieme al consulente: è difficile cimentarsi in un modo di fare diverso e nuovo senza qualcuno che ci sostiene e, allo stesso tempo, non si può pensare che siano altri a impersonare il cambiamento per noi. Tra questi due estremi c’è la realistica alternativa di occuparsi del cambiamento “insieme” all’impresa, per sostenerne i momenti più delicati e difficili o essere “lasciati indietro.”

 

Le aziende possono decidere di attivare percorsi di counseling per i propri dipendenti, in particolare per i middle manager. In questo caso si parla di counseling al ruolo, alla posizione di chi ha un potere sugli altri all’interno di un contesto lavorativo.

 

Si tratta allo stesso tempo di crescita professionale e di crescita delle aziende: due fattori che non possono che procedere insieme. A volte, infatti, le aziende devono cambiare e hanno bisogno di capire come le professionalità delle persone possono riposizionarsi dentro l’organizzazione: il counseling può aiutare a gestire i processi di cambiamento e il loro impatto sulle persone.

Consulenze

Sviluppo Progetto professionale: 4 sessioni da 60 minuti

Perché fare questo percorso?

  • Orientarsi rispetto a una scelta formativa o professionale.
  • Riposizionarsi nel mercato del lavoro dopo una lunga assenza.
  • Ricollocarsi dopo la perdita del lavoro.
  • Attuare una ricerca di un nuovo posto di lavoro che risponda maggiormente alle proprie esigenze.

 

Obiettivo: avere delle coordinate chiare per mettersi in azione.

 

Bilancio di competenze: 4 sessioni da 60 minuti

Perché fare questo percorso?

  • Potenziare la consapevolezza rispetto al proprio profilo professionale.
  • Mettere ordine nella propria storia professionale.
  • Individuare delle connessioni nelle proprie scelte professionali.

 

Obiettivo: valutare la direzione da prendere.

 

 

Ottimizzazione strumenti ricerca attiva del lavoro (cv e lettera motivazionale, profilo LinkedIn, colloquio di lavoro): minimo 2 sessioni da 60 minuti a seconda della richiesta

Perché fare questo percorso?

  • Avere degli strumenti spendibili e efficace
  • Tradurre la propria identità in azioni concrete
  • Dare avvio alla ricerca con sprint e professionalità

 

Obiettivo: affilare la lama.

 

 

Consulenza singola

Perché prendere questa opportunità?

  • Hai bisogno di chiarirti le idee dal punto di vista lavorativo?
  • Orientarti rispetto a una decisione formativa o professionale?
  • Valutare delle alternative alla tua condizione lavorativa attuale?
  • Sciogliere un dubbio sul da farsi?

 

Obiettivo: decidere con determinazione.

Consulenti

Claudia Miti

Opero nel campo dell’orientamento personale e professionale e delle politiche di genere.

Massimo Ravasi

Orientatore, counselor, coach, motivatore ed esperto di dinamiche di gruppo.

 

Sara Marchiori

Orientatrice, formatrice ed esperta nelle dinamiche di ricerca attiva del lavoro.

 

Per maggiori informazioni